Il 10 aprile 2024 segna un momento importante per il panorama culinario italiano con l’approvazione del ddl “Legge Massari”, proposta dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che l’aveva presentata in anteprima al SIGEP a gennaio, insieme al Maestro Iginio Massari, a cui si ispira e da cui prende il nome.
La “Legge Massari” istituisce il prestigioso premio “Maestro dell’arte della cucina italiana“, un riconoscimento ufficiale destinato a cuochi, pasticceri ed artigiani del cibo che hanno brillato nel promuovere l’eccellenza della cucina italiana sia a livello nazionale che internazionale. Questo riconoscimento, tanto atteso nel panorama culinario italiano, è stato fortemente voluto dal Maestro Massari, il quale ha giocato un ruolo determinante nel portare avanti questa iniziativa che vuole “valorizzare queste figure importantissime, spesso veri e propri ‘ambasciatori’ di qualità e d’italianità che tengono alto il nome del Made in Italy nel mondo e che meritano dallo Stato un giusto riconoscimento per la loro arte ed il loro impegno”, come dichiarato dal Ministro Lollobrigida, sottolineando il ruolo cruciale che questo premio avrà nel sostenere e promuovere l’arte culinaria italiana.
Il premio sarà suddiviso in sei categorie che riflettono la vastità e la ricchezza della tradizione culinaria italiana: gelateria, pasticceria, cucina, vitivinicoltura, olivicoltura e arte casearia. I vincitori di queste categorie saranno selezionati da una giuria presieduta dallo stesso Iginio Massari. Tra i requisiti richiesti per i partecipanti figurano una formazione pluriennale e comprovata esperienza di almeno 15 anni nel settore di riferimento.
Coloro che avranno l’onore di essere nominati “Maestro dell’arte della cucina italiana” riceveranno un premio tangibile: una medaglia di bronzo impreziosita con l’emblema della Repubblica italiana e la denominazione specifica della loro categoria. Questo prestigioso riconoscimento non solo celebrerà il talento e la dedizione dei vincitori, ma contribuirà anche a consolidare ulteriormente il prestigio e la reputazione della cucina italiana nel mondo.